Come aumentare la velocità di elaborazione negli anziani
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Nella presente sezione verranno presentati alcuni recenti studi condotti per indagare l’efficacia di training cognitivi e motori che permettano di contrastare il declino cognitivo che caratterizza l’età avanzata. Alcuni
autori hanno tentato di combinare un allenamento di abilità motorie e cognitive per promuovere l’invecchiamento in salute. I loro studi sono descritti negli articoli “Potenziare le funzioni esecutive è possibile!”, “Allenare mente e corpo con i videogame”, “L’attività aerobica migliora le prestazioni cognitive?”, “Allena il tuo cervello!” e “È possibile prevenire la demenza?”. In questi ultimi due, a differenza dei precedenti, i soggetti volontari erano adulti di età avanzata che presentavano già deficit cognitivi, rispettivamente con diagnosi di Mild Cognitive Impairment e demenza.
L’articolo “Effetti dei training cognitivi sul cervello e sulla connettività” pone invece l’enfasi sulla ricerca dell’associazione tra allenamento della abilità cognitive e cambiamento della funzionalità cerebrale, nello
specifico la connettività, aspetto preso in considerazione anche nell’articolo “Come aumentare la velocità di elaborazione negli anziani”. In quest’ultimo studio infatti è stato analizzato un training di potenziamento della velocità di elaborazione, studiandone anche la connettività cerebrale associata.
Nell’articolo “Plasticità negli anziani e training di memoria di lavoro” viene infine descritto uno studio in cui, a seguito di un allenamento della memoria di lavoro, è stata analizzata l’attività cerebrale, per verificare se
il miglioramento nei compiti fosse accompagnato da un uso più efficiente delle risorse cognitive.
I lettori potranno notare come in molti studi i compiti cognitivi e le attività da svolgere siano presentate attraverso tablet o computer, alcune prevedendo anche l’utilizzo di videogiochi. Nell’ambito della promozione delle abilità cognitive, i ricercatori infatti si possono servire dell’ausilio di mezzi tecnologici per proporre le attività, rendendo l’allenamento coinvolgente, motivante e più facilmente fruibile per i volontari, potendo svolgere alcuni compiti da casa, in autonomia.
Buona lettura!
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