È un esame strumentale neurofisiologico non invasivo che consiste nella registrazione dell’attività elettrica cerebrale spontanea, mediante elettrodi posizionati sul cuoio capelluto del paziente. L’elettroencefalogramma (EEG) registra i potenziali dell’encefalo e vengono rappresentati come onde di frequenza e ampiezza diverse.
Il tracciato, la rappresentazione grafica di tali onde, mostra in quali aree cerebrali questa attività elettrica è presente o alterata (ad esempio in pazienti affetti da epilessia). Sono state identificate diversi tipi di onde (ritmi), in funzione della frequenza di comparsa.
- ritmo alfa (8-13 Hz): è presente in situazioni di rilassamento, con gli occhi chiusi; il blocco del ritmo alfa equivale ad aumento di allerta
- ritmo beta (13-25 Hz): è rappresentato sulle regioni frontali e presente nello svolgimento di attività particolarmente dispendiose, come quando abbiamo bisogno di restare vigili e di essere consapevoli di molteplici stimoli;
- ritmo theta (4-8 Hz): si osserva normalmente ne lobo frontale e temporale bilateralmente, particolarmente nelle persone anziane e è tipicamente associato all’uso di strategie per eseguire un compito;
- ritmo delta (1-4 Hz): è tipicamente associato a stati di sonno, ma può essere presente anche durante l’elaborazione cognitiva di stimoli;
- ritmo gamma (>25 Hz): è legato a compiti con un’alta elaborazione cognitiva.